Ieri sera è stata una riunione molto concreta, ci siamo chiariti un po’ le idee, abbiamo provato a immaginarci lo scenario futuro di questo progetto, abbiamo provato a mettere qualche punto fermo, se non altro per cercare di fare qualche passo in avanti verso una meta.
I presenti erano Ernesto, Danilo, Giovanni, Mariarosaria, Maurizio, Francesca, Ivana, Nello, Stefania, Raffaele ed io. Un buon numero per iniziare.
Abbiamo raggiunto un’intesa sul fatto che la data del 30 novembre (spettacolo di Grillo) sia una data da tenere presente, sia per la grande opportunità di coinvolgere i cittadini, sia perchè avere una prima scadenza è sicuramente uno stimolo per realizzare dei primi obiettivi concreti, sul fatto che le riunioni de “la napoli che vogliamo” saranno settimanali di lunedi, che avremo bisogno di un sito web che sia di presentazione del progetto e strumento di partecipazione dall’esterno, che vorremmo dare durante lo spettacolo un esempio concreto di partecipazione popolare.
1) Per il giorno dello spettacolo dovremmo essere pronti a presentare il progetto, l’idea di fondo, scrivere quindi una piccola introduzione o una brochure che contenga le motivazioni, i macrobiettivi, le linee guida di questo nostro sogno-realtà per questo Giovanni aprirà un 3d dedicato.
2) Con la stessa scadenza il sito dovrà essere pronto per dare modo a chi vuole, dopo quella sera, di partecipare, di dare una mano in qualche modo, di impegnarsi come singolo o come gruppo alla realizzazione del progetto (ci stanno già lavorando Stefania, Ernesto, Raffaele e forse Danilo)
3) Vorremmo distribuire a tutti gli spettatori, al loro ingresso, una scheda con dei quesiti e delle risposte da scegliere, da ritirare prima dell’inizio dello spettacolo, in modo da elaborarne i contenuti e darne il risultato durante lo spettacolo stesso. Un esempio semplice di come i cittadini potrebbero dare vita ad un processo partecipativo.
Per fare questo avremo bisogno dell’aiuto di esperti per formulare nel modo corretto le domande e di una società d’informatica che ci dia una mano dal lato tecnico (schede, lettore ottico per l’elaborazione delle risposte).
Sono venuti fuori altri punti (un numero verde, l’acquisto di un gazebo, un punto di riferimento fisico – una non sede , un breve filmato stile meetup da presentare allo spettacolo, calcolo di eventuali costi da affrontare, eventualità di aprire un’associazione, eventuali sponsor) ma possono esser affrontati un po’ scaglionati nelle prossime riunioni.
Abbiamo sottolineato che il progetto per essere coinvolgente, pur essendo bene organizzato, deve uscire assolutamente da ogni schema classico, deve tagliare con tutti quei luoghi comuni e quelle terminologie che ritroviamo abbondantemente in tante altre associazioni, iniziative, movimenti politici ecc..., usando la creatività, l'estro e la fantasia che ha contraddistinto il progetto scec, il giorno del rifiuto e tutti gli altri importanti successi raggiunti a partire dal meetup. In questo senso, come prima azione concreta, Francesca cambierà i titoli e i nomi dei "bottoni" finora immaginati con delle espressioni nuove e tutti siamo invitati a ripensare la classificazione dei contenuti in modo da non ripetere pari pari le sezioni del sito di un comune o di una regione: viabilità, ambiente, energia... ecc... ecc... pensiamo diversamente, per es.: felicità, de-crescita, stati di gioia, o altro
Appuntamento a lunedi prossimo stessa ora stesso luogo